Sommario
Aggiornati gli elenchi per le caldaie a biomassa e a condensazione, collettori solari termici, sistemi ibridi, pompe di calore e scalda acqua.
Il Gestore dei Servizi Energetici ha previsto nuovo catalogo per quanto concerne il Conto Termico. In particolarem è stato pubblicato il catalogo 2020 per gli apparecchi domestici prequalificati per produrre energia termica che riescono ad entrare nell’ambito degli incentivi del Conto previsto nel decreto ministeriale del 16 febbraio 2016. Il catalogo è stato pubblicato on-line basta trovarlo nel Conto Termico, sezione documenti e catalogo. Il documento è fruibile agli utenti che vogliono visualizzarlo nel portare Portaltermico, così che si potrà vedere direttamente qual è il meccanismo di incentivi e la procedura agevolata per questo sistema.
Le sezioni del catalogo apparecchi per il Conto Termico
Per il Conto Termico sono previste delle sezioni specifiche da valutare. Infatti, vi sono le caldaie a condensazione, il solare termico, le pompe di calore, le caldaie a biomasse, i sistemi ibridi e lo scaldacqua a pompa di calore. Ogni documento ha alcune indicazioni, il modello, le caratteristiche tecniche e la marca. Le caratteristiche tecniche si suddividono nelle emissioni CO2, potenza termica e altre specifiche qualità. Il gestore specialisti energetici aggiornerà questo catalogo in maniera periodica e potrà essere possibile chiedere di inserire nuovi apparecchi nelle versioni successive.
I fondi previsti nel 2020 per il Conto Termico
Il Gestore dei Servizi Energetici ha deciso di aggiornare anche il contatore del Conto Termico per monitorare l’andamento degli incentivi. La spesa per il 2020 arriva a 109 milioni di euro. Tra questi 52 milioni di euro serviranno per i privati e 57 per le pubbliche amministrazioni. Gli importi e gli incentivi sono compatibili con i limiti di spesa per privati. Per il 2019 si è arrivati a 264 milioni di euro di cui 214 per prima e 50 per le pubbliche amministrazioni. In generale, da quando è iniziato questo tipo di meccanismo, sono arrivate circa 272 mila richieste di incentivi.