Accertamenti fiscali, ad affrontare l’argomento ancora una volta è l’Agenzia delle Entrate. Quest’ultima in collaborazione dell’Agenzia delle Dogane è un’articolazione della stessa struttura organizzativa.
L’argomento sta molto a cuore dei contribuenti soprattutto perchè in merito agli accertamenti fiscali c’è molta confusione. Bisogna mettere ogni cosa al proprio posto e far sì che venga fatta chiarezza anche perchè l’argomento porta con sè troppo caos ormai da anni. Sono tanti i casi portati in tribunale proprio per non essere riusciti a risolvere le questioni diversamente.
Accertamenti fiscali in mano ai contribuenti
Secondo il parere delle due Agenzie ad ogni modo l’onere di acquisizione di dati e documenti, spetta al soggetto che subisce l’accertamento. Questa sarebbe di conseguenza la prova che una prima verifica è stata già svolta.
Secondo i giudici della Cassazione, il contribuente ha l’obbligo di mettere in evidenza che la prova di un determinato fatto, può essere rilevata da una qualsiasi documentazione. Questa documentazione deve essere però posseduta da un’altra amministrazione che può essere richiamata a proprio favore.
E’ evidente quindi che l’obbligo di acquisizione previsto dallo Statuto dei diritti del contribuente è inesigibile qualora l’amministrazione fiscale non sia a conoscenza dell’esistenza della documentazione. Ecco quindi che la Cassazione ha accolto il parere dell’Agenzia delle Entrate rimettendo qualunque caso e questione ad altre sezioni della Commissione tributaria regionale.