Sommario

La riforma del catasto andrebbe perfezionata entro breve tempo, secondo i geometri basterebbero soltanto 3 anni per raggiungere ottimi risultati. Tre sono i driver che non devono mancare, semplificazione, rilancio ed equità.

Si dovrebbe anche pensare alla riduzione del prelievo sulle unità immobiliari non utilizzate dai possessori, senza dover essere necessariamente effettuata una perizia.

Tasse sugli immobili troppo elevate

La riforma del catasto sarà fondamentale anche perchè le tasse sugli immobili sono al momento troppo elevate. Ed ecco perchè la fiscalità immobiliare è il punto sul quale bisogna applicare una maggiore pressione per effettuare delle modifiche.

Si parla delle imposte sul possesso degli immobili per esempio Imu e Tasi, le tasse sui redditi derivanti dagli immobili, le tasse sui trasferimenti immobiliari ed infine la leva fiscale.

La leva fiscale per esempio si evidenzia come fattore di promozione e crescita.

Ecco i punti cardine della riforma del Catasto

La riforma del catasto dovrà essere sviluppata puntando alcuni punti cardine come il passaggio dai vani ai metri quadri garantendo la possibilità di correzione e revisione.

Bisogna quindi incentivare le attività di rilievo dei professionisti abilitati, qualificando gli immobili e orientandosi sull’effettiva destinazione d’uso con particolare attenzione alla situazione urbanistica. Anche in questo caso, si potrebbe incentivare l’iniziativa dei proprietari delle unità immobiliari.

Si tratterebbe della prima rivoluzione del sistema catastale che in questo momento servirebbe davvero tanto al territorio italiano.