Sblocca Cantieri, le cose stanno cambiando e dopo una serie di incontri e riunioni si è deciso di mettere per iscritto una serie di novità. Lo svolgimento delle gare d’appalto avverrà da questo momento in poi in maniera diversa. Intanto in primis il tetto al subappalto è stato fissato al 40%, la procedura è negoziata fino a 1 milione di euro.
Ci sarà un pochino più di libertà e si potrà scegliere il criterio di aggiudicazione. Tutto questo servità a rendere tutto un pò più veloce e semplicficare la realizzazione dei lavori, semplificando la vita di progettisti, le imprese e gli uffici amministrativi.
Sblocca Cantieri, criteri di aggiudicazione
Secondo il nuovo decreto Sblocca Cantieri non ci sarà l’obbligo di affidare i lavori di importo fino a 5,5 milioni di euro. Quindi gli Appalti potranno avvenire in modo autonomo, senza dover fornire giustificazioni di alcun tipo.
La stazione appaltante avrà anche il diritto di esaminare le offerte, verificare in un secondo momento l’idoneità degli offerenti e avere quindi molte più opportunità.
Per quanto riguarda lo svolgimento dei lavori, tutti quelli che avranno un valore compreso tra 5,5 milioni di euro e 20 milioni di euro, potranno essere controllati e quindi verificati dalle Stazioni Appaltanti.
Tutto questo però è valido soltanto nel caso in cui dispongano di un sistema di controllo di qualità. Si deve però trattare di organismi di controllo accreditati ai sensi della norma europea UNI CEI EN ISO/IEC 17020. E non soltanto, perchè sarà necessaria la presenza di operatori economici per l’affidamento dei servizi di architettura e ingegneria.