Le tematiche ambientali sono oggi al centro dell’opinione pubblica. Per questo motivo e molti altri, nel corso degli anni sono stati ottenuti grossi risultati nel campo della tecnica della costruzione.
Nel 2019 l’approccio ad una progettazione che tiene conto della biocompatibilità delle costruzioni è sicuramente diverso da quello degli anni passati, soprattutto le pratiche adottate per la progettazione, la realizzazione e la gestione di strutture col’utilizzo di materiali che limitano l’impatto ambientale fanno la differenza.
Il materiale utilizzato sempre più spesso per le costruzioni è il legno, già dagli anni 70 è la prima scelta in tutta Italia con maggiore riguardo al Trentino, che si è collata come prima Regione a favore dell’edilizia sostenibile ormai da parecchi anni.
L’argomento è stato fonte di discussione per la Direttiva europea del 2010 e secondo quanto previso entro il 31/12/2020 tutti gli edifici di nuova costruzione dovrebbero essere a energia quasi zero o “ZEB” ovvero Zero Energy Building.
Edilizia sostenibile materiali a km 0 e migliore qualità della vita
Le nuove tecniche sono il massimo dell’innovazione e del rispetto verso il futuro delle nuove generazioni perchè oltre che ridurre i livelli di inquinamento si va verso la riduzione dei consumi.
I materiali a km zer sono spesso derivanti dal riciclo e offrono standard qualitativi molto elevati per quanto riguarda l’isolamento termico e acustico per non parlare poi della resistenza al fuoco ed ai terremoti.
L’edilizia sostenibile non più scelta, ma obbligo nei confronti dei futuri abitanti della terra ma anche verso se stessi, solo così infatti si può migliorare la qualità della vita.