Il calcolo delle distanze tra edifici è una parte molto importante del nostro Codice Civile, in quanto regola la possibilità di costruire una o più strutture, obbligando i costruttori a rispettare alcune disposizioni.
Le distanze sono necessarie per rendere vivibile una strada o un quartiere, e per questo motivo dovranno essere rispettate.
Ci si potrebbe chiedere se nel calcolo delle distanze rientri anche la costruzione di una tettoia.
Per rispondere a questo quesito è di recente intervenuto il Tar Piemonte, sezione II, con la sentenza 26 febbraio 2019, numero 223.
Calcolo delle distanze, che cosa rileva
In particolare, i giudici del Tar hanno ribadito come, in generale, per il calcolo delle distanze vengano presi in considerazione diversi elementi.
Si considerano sicuramente le sporgenze estreme dell’edificio, anche quelle che abbiano una funzione di tipo ornamentale, o che siano parte delle rifiniture accessorie.
Ma nel calcolo delle distanze dovranno essere presi in considerazione anche elementi particolari, come i così detti aggettanti, che comprendono, ad esempio, le scale, le terrazze e così via.
Considerando questo tipo di orientamento, che si basa sia sulle disposizioni di legge, sia su quanto viene affermato costantemente dalla giurisprudenza, i giudici hanno ritenuto come sia necessario comprendere nel calcolo delle distanze anche una tettoia.
Ovviamente, la tettoia per poter rilevare ai fini del calcolo delle distanze dovrà essere rilevante, come quella che era l’oggetto della contesa presa in considerazione dai giudici.
Questa, infatti, arrivava a sporgere di ben tre metri e mezzo rispetto al fabbricato.