Il Sismabonus e la data dei lavori sono strettamente connessi, e la loro correlazione è stata indicata e spiegata dall’Agenzia delle Entrate nella risposta 62 del 2019 con riferimento ad un quesito che era stato posto da un contribuente.
Sismabonus e data dei lavori, a quali periodi si può fare riferimento
In particolare, l’Agenzia delle Entrate ha voluto ricordare come il Sismabonus consenta di accedere ai benefici e alle detrazioni fiscali per gli interventi antisismici che siano stati iniziati a partire dal 1° gennaio del 2017.
Nel caso pratico, il contribuente aveva presentato la SCIA a Novembre del 2016, con una successiva modifica che era stata effettuata a gennaio del 2017.
Così come specificato dall’Agenzia, per ottenere il Sismabonus sarà necessario fare riferimento alla data di effettivo avvio della procedura di autorizzazione per i lavori.
Riferendosi, quindi, all’Ufficio tecnico del Comune nel quale si trovi l’immobile per il quale siano state effettuate le migliorie, si è scoperto come la procedura di autorizzazione fosse iniziata proprio con la SCIA presentata nel novembre 2016.
In questo caso, quindi, il soggetto che abbia richiesto il sismabonus non potrà accedervi, ma potrà, eventualmente e se ne saranno presenti le condizioni, richiedere il Bonus Ristrutturazioni, che gli darà comunque la possibilità di ottenere delle detrazioni pari al 50% delle spese sostenute fino a 96 mila euro per ogni unità abitativa.
La differenza rispetto al Sismabonus si ritrova nella distribuzione delle rate annuali, che saranno dieci invece che cinque, come accade per il bonus sismico.