Le sopraelevazioni edilizie si potrebbero effettuare, in alcuni casi, anche senza la verifica sismica.
Questo potrebbe verificarsi nel caso in cui le sopraelevazioni in oggetto non vadano a superare il 5% della volumetria complessiva che sia stata autorizzata, e solo nel caso in cui il carico delle stesse non superi quello preesistente rispetto all’intervento.
In questi casi, quindi, si potranno effettuare le sopraelevazioni senza l’obbligo delle verifiche di sicurezza strutturale che sono previste dalle Norme Tecniche per le Costruzioni, tranne che per gli immobili che si trovino ‘in classe sismica 1’.
Questa indicazione è stata inserita in un emendamento proposto da Mauro Coltorti (M5S) e da Daisy Pirovano (Lega) rispetto al disegno di legge di conversione del Decreto Legge sulle semplificazioni, ora all’esame delle Commissioni del Senato.
L’obiettivo dell’emendamento sulle sopraelevazioni edilizie
In particolare, ci si potrebbe chiedere quale sia l’obiettivo di questo emendamento relativo alle sopraelevazioni edilizie.
Secondo i proponenti questo avrebbe lo scopo di semplificare il sistema dei controlli che siano previsti per la realizzazione di piccoli ampliamenti rispetto ad edifici situati in zone in cui ci sia minore rischio sismico.
Quindi, per poter evitare le verifiche strutturali che erano previste dal DM 17 gennaio del 2018 sarebbe necessario:
- Fare riferimento ad una sopraelevazione che si limiti entro il 5% della volumetria complessiva che sia stata debitamente autorizzata;
- Che il carico dell’intervento di adeguamento non superi quello preesistente rispetto all’intervento stesso;
- Che l’edificio non si trovi nella classe sismica 1, che è quella più pericolosa.