Pagamenti settore edile, è stato registrato un peggioramento nei pagamenti tra le imprese e questo è indice di rallentamento e di una mancata ripresa in cui si sperava.
A settembre nel 2017 la puntualità nei pagamenti era scesa dal 41,2% al 37% ed era salita invece la quota di chi paga in ritardo, dal 10,2% al 12,2% e con ritardo si intende oltre 30 giorni dalla data di scadenza in fattura.
Gli installatori e gli artigiani, quindi le società più piccole stanno lavorando bene con ristrutturazione e costruzione, solo il 9% è in ritardo ed il 42% riesce a saldare solamente dopo la scadenza.
L’amministratore delegato di Cribis comunica: «Seppur in lieve calo, la situazione generale si mantiene pressoché stabile, in un Paese come il nostro in cui però si paga ancora con una media di 82 giorni: quasi 3 mesi per incassare una fattura, con punte di 127 giorni nella sanità. Tempi ben più lunghi della media europea e di molti altri Paesi a livello internazionale».
Pagamenti in edilizia la situazione nel corso degli anni
Pagamenti in edilizia, situazione in peggioramento già dal 2010 anno in cui solo il 5% era in ritardo, nel 2013 ci fu un aumento al 15%, oggi le percentuali sono altissime eppure secondo gli esperti questa quota è fisiologica ed inevitabile.
E’ vero che in alcuni periodi si intravede una leggera ripresa del settore edile, ma si tratta di qualcosa di illusorio perchè in realtà non ci sarà mai un vero ritorno al passato, anzi a quanto pare le percentuali sono destinate ad aumentare nei prossimi anni e tra l’altro non di poco.