Bonus Sud da adesso sarà disponibile anche per chi è in attesa del certificato antimafia, ecco quanto stabilito dal Ministero dell’Interno e comunicato mediante una circolare.
Con questa nuova direttiva non sarà più necessario attendere l’acquisizione della documentazione antimafia per concedere i contributi alle imprese.
Secondo il Ministero il vecchio modus operandi ha creato troppi rallentamenti a causa della burocrazia e di conseguenza in molti casi ha anche compromesso gli investimenti regolari non necessitanti di controlli.
Bonus Sud, contributi sotto condizione risolutiva
[amazon_textlink asin=’8868242311′ text=’Bonus Sud’ template=’ProductLink’ store=’ilportalede09-21′ marketplace=’IT’ link_id=’30f8c5f2-a19c-11e8-af1e-19fcf4a89930′] in questo modo agevolerà particolarmente le zone del Mezzogiorno dove in genere gli investimenti subiscono blocchi e rallentamenti per controlli. Adesso infatti i destinatari di misure di prevenzione potranno ottenere molto più rapidamente i finanziamenti, i mutui ed i contributi per attività imprenditoriali.
Tutto questo sarà possibile mediante la richiesta del bonus sotto condizione risolutiva da parte dell’amministrazione che avrà comunque la possibilità di revocare il bonus recuperando le cifre erogate qualora le irregolarità dovessero essere confermate.
L’impresa che ha beneficiato dell’agevolazione, in caso di revoca del bonus, non sarà tenuta a restituire le somme percepite. Ma gli incentivi a quanto ammontano? Non sono uguali per tutte le imprese e variano in base al tipo. Per quanto riguarda le piccole imprese l’incentivo potrà essere del 20%, 15% per le medie e solo il 10% per le grandi.
I progetti di investimento per i quali è ammesso il bonus sotto condizione risolutiva sono:
- costruzione nuovo stabilimento
- ampliamento della capacità di uno stabilimento già esistente
- diversificazione della produzione dello stabilimento scegliendo di fabbricare nuovi prodotti
- cambiamenti radicali della produzione.