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Le vernici alchidiche sono un prodotto di comune utilizzo per verniciare le superfici in legno, plastica e metallo. Tali pitture multifunzione hanno avviato una forte diffusione per via di diversi vantaggi, infatti ce ne si può avvalere pure all’esterno. Resistono all’abrasione, agli sbalzi termici e vantano eccellenti proprietà meccaniche. Andiamo dunque a scoprire nello specifico quali sono le sue proprietà, come beneficiarne e a cosa servono.
Vernici alchidiche: le principali caratteristiche
Le vernici alchidiche consistono in un particolare smalto sintetico; dato sia per la tinteggiatura dei muri interni sia delle superficie esterne. Inoltre, danno la possibilità di verniciare strutture in legno. Nel dettaglio, si tratta di una miscela, contenente solventi organici e pitture sintetiche acriliche. La principale tipologia presente in commercio è quella seccativa. Essa è ottenuta con acidi naturali vegetali tra cui l’olio di lino o di soia; se non seccativa è, invece, ricavata con acidi grassi sintetici o naturali ma saturi.
La maggiore differenza consta nella temperatura di asciugatura alla quale le vernici alchidiche si seccano. Le seccative lo fanno in condizioni ambientali, una volta entrati a contatto con l’ossigeno. Le non seccative hanno bisogno di essere riscaldate, tramite forni o strumenti appositi; per portare la temperatura al di sopra dei 120 °C. Riguardo alla tinteggiatura delle pareti, solitamente tali vernici sono diluite avvalendosi della trementina; con una percentuale fino alla metà in base al risultato desiderato.
In breve tempo le vernici alchidiche finiscono per seccarsi. Inoltre, sullo strato realizzato sono possibili ulteriori passaggi, purché siano trascorse almeno 15/16 ore dalla prima mano. Per tale ragione è consentito, ad esempio, applicare una vernice acrilica. Ciò dà l’opportunità di rafforzare il pigmento ed allungare la durata con cui la pittura sa conservare la tinta.
Come usare lo smalto alchidico
Lo smalto alchidico è usufruibile per pitturare differenti tipologie di superficie, sia all’esterno che all’interno. Difatti, non risente degli agenti atmosferici. Di conseguenza, resiste all’umidità, ai raggi solari, alla neve, alla pioggia e agli sbalzi improvvisi di temperatura. Dunque, è applicabile sulle pareti, il legno oppure il metallo, sia da solo sia come primo strato; fungendo da supporto per mani di rifinitura.
Per quanto riguarda gli interni è preferibile individuare un articolo ad asciugatura rapida, a base di solventi naturali e seccativi. Altrimenti, nel caso del legno, esiste pure la vernice alchidica uretanica, formata da appositi additivi chimici per trattare tale materiale; a maggior ragione nel momento in cui è situato all’esterno, in una posizione non riparata. Per completare il processo di essicazione è necessario generalmente da un minimo di 6 ore a un massimo di circa 24 ore.
Certi smalti offrono funzionalità aggiuntive, ad esempio resistono:
- all’umidità;
- alla conducibilità elettrica;
- al calore.
Combinate a vernici ignifughe, sono applicabile in particolari ambienti, sottoposto a precise limitazioni di sicurezza. La stesura non implica speciali accorgimenti, tuttavia è preferibile arieggiare adeguatamente il locale, in seguito all’intervento.
Pro e contro della vernice alchidica
Le vernici e gli smalti alchidici si prestano a vari usi, tra cui:
- la tinteggiatura dei muri esterni;
- il trattamento del parquet;
- la pittura di strutture in ferro.
Oltretutto, aggiungendo certi solventi, si riesce ad incrementarne la longevità, conservando la consistenza estetica. I principali punti di forza sono:
- compatibilità con numerosi materiali;
- elevate proprietà meccaniche;
- impiego esterno e interno;
- resa estetica ottimale;
- resistenza all’umidità e alla muffa;
- resistenza agli sbalzi termici.
Gli svantaggi sono invece:
- emanazione di odori durante l’essiccamento;
- precisione richiesta nella composizione della miscela;
- prezzo;
- tempi di asciugatura lunghi.
Vernici alchidiche o acriliche: quale scegliere?
Individuare la vernice più adatta al proprio caso non è una mai un compito facile. Difatti, occorre prendere in esame tutta una serie di fattori. Tanto per cominciare è importante valutare:
- materiale trattato;
- posizionamento esterno o interno;
- proprietà meccaniche e chimiche;
- rapporto qualità-prezzo;
- resa;
- risultato desiderato.
Le vernici acriliche sono meno aggressive, per tale ragione risultano più indicate nella tinteggiatura degli ambienti interni di casa. Al contempo, impongono la stesura di un primer, ovverosia di una base; con una preparazione più attenta e scrupolosa.
Gli smalti alchidici, cioè le vernici a solvente con diluente, sono più forti, consigliati soprattutto per stanze esterne. Altrimenti è fondamentale adottare delle precauzioni e arieggiare il locale dopo l’applicazione. Le pitture in questione garantiscono un superiore risultato estetico, brillante e compatibile con molteplici materiali.