Sommario
Ogni amministratore di condominio a Milano, e anche in tutta Italia, si sarà trovato a dover spiegare ai propri assistiti quelle che sono le regole grazie alle quali può avvenire la ripartizione delle spese condominiali.
Questo è spesso un tasto dolente nella gestione di un condominio, ed è per questo che diventa davvero necessario mettere ben in chiaro tutti gli aspetti gestionali, amministrativi e pratici legati a tali spese.
Che cosa sono le spese condominiali
Prima ancora di partire con la determinazione della ripartizione delle spese condominiali, sarà necessario indicare che cosa siano tali spese, e come si possano catalogare. Le spese alle quali si fa riferimento sono quelle relative alla gestione dei beni condominiali, e si possono suddividere in spese ordinarie e straordinarie.
Tali spese andranno ripartite tra i condomini utilizzando i criteri che saranno già stati inseriti nel regolamento di condominio. Nel caso in cui il regolamento di condominio non ne parli, sarà necessario riferirsi al Codice civile.
Il riparto delle spese condominiali andrà approvato dall’assemblea di condominio, e solo dopo tale approvazione potrà diventare obbligatorio per i singoli condomini, i quali, comunque, avranno la possibilità di impugnare tale ripartizione e di determinare l’annullamento della delibera.
Ripartizione spese condominiali, il dettaglio e la suddivisione
A livello ancora più specifico, come potrà assicurare gli amministratori di condominio Milano e nel resto del Paese, le spese condominiali riguardano la conservazione e la gestione dei beni.
Ad esempio, vi rientrano le spese di manutenzione dei beni condominiali, ma anche quelle che si riferiscono all’utilizzo dei beni stessi.
Le spese si possono suddividere in:
- Spese ordinarie
- Spese straordinarie
Le spese ordinarie sono quelle che, a livello annuale, sono necessarie per poter gestire le cose comuni. Esempi sono costituiti dalla pulizia, dal riscaldamento, ma anche dalle polizze assicurative. Si parla, invece, di spese straordinarie nel momento in cui si riferisca ad interventi occasionali. Ad esempio, gli interventi di rifacimento della facciata, oppure del tetto possono rientrare in questo gruppo.
Per capire come ripartire le spese, tra ordinarie e straordinarie, si dovrà fare riferimento, come si è già visto, al regolamento condominiale o, in assenza, al Codice Civile. Ad esempio, nel regolamento di condominio si può trovare il criterio per il quale il riscaldamento dovrà essere ripartito sulla base dei metri cubi riscaldati per ciascun appartamento, oppure si prenderanno in considerazione altre unità di misura, come i millesimi.
Le regole che consentono, nel Codice Civile, di gestire tale ripartizione sono contenute dall’articolo 1123. Quindi, in questa disposizione si trova il primo criterio di ripartizione, costituito dal valore delle singole proprietà.
Poi, si individua un secondo criterio, che si può mettere in pratica nel momento in cui i beni siano suscettibili di utilizzo differenziato da parte dei condomini, e che prevede che le spese si debbano ripartire in modo proporzionale rispetto all’utilizzo che ciascun condomino potrà avere per quel bene.
Il caso più comune è quello dell’ascensore, ma anche quello legato ad altre aree, come i terrazzi e così via. Anche per le scale, ad esempio, si prevedono queste regole particolari, che potranno essere confermate da ogni amministratore di condominio a Milano e in ogni parte d’Italia.
Quindi, per vedere un caso pratico, si può prendere in considerazione proprio la spesa per la manutenzione degli ascensori e delle scale.
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Questa spesa si potrà suddividere:
- Per metà con riferimento ai millesimi di proprietà
- Per la restante parte in modo proporzionale rispetto all’altezza di ciascun piano dal suolo
Si può comprendere, quindi, come la ripartizione delle spese condominiali non sia semplice, ma possa essere comunque asservita a regole certe e ben determinate.