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Fallimenti, questo argomento è stato al centro dell’attenzione comune fino ad oggi, ma niente paranoie a quanto pare si va verso la ripresa.

Fallimenti: -4,2% dal primo semestre

Già a partire dal primo semestre di quest’anno è stata registrata una diminuzione del numero di fallimenti delle imprese italiane del 4,2%. Si parla di 5714 chiusure, mentre lo scorso anno la cifra era arrivata a 5.970.

Sono diminuiti anche i crac, in questo caso però si è trattato di una diminuzione ancora più importante che raggiunge il 4,9%. Si parla quindi, almeno fino al momento di un trend virtuoso che ha avuto inizio quattro anni fa con un’accelerazione significativa nel 2017 del -15,7%.

La società Cribis ha condotto delle analisi dei fallimenti ed ha notato che sono aumentati i concordati preventivi con una conseguente crescita del 26%. Ovviamente ancora si è parecchio lontani dai livelli toccati nel secondo trimestre del 2013 e 2014 ma il risultato è già ottimo.

Le regioni in crescita

Per quanto riguarda il settore edilizio il calo dei fallimenti è stato davvero importante, invece nell’industria ci sono stati 510 fallimenti contro i 517 del secondo trimestre 2018. Insomma in via definitiva la regione che ha visto meno fallimenti è la Toscana con 489 fallimenti, poi c’è l’Umbria con 114, poi il Veneto 489 e in Sardegna 163.

Numeri esigui in Basilicata, in Friuli e in Trentino.