Distanza tra edifici, nelle scorse ore si sono espressi in merito all’argomento i giudici del Consiglio di Stato e la Cassazione. Si è deciso che bisogna sempre rispettare la distanza di 10 metri tra pareti di edifici antistanti.
Distanza tra edifici valida anche per edifici ex novo
Ma ci si chiede quali saranno le conseguenze quando gli Enti locali si troveranno con norme eterogenee? Nulla perchè secondo quanto prescritto dalla Cassazione, la distanza di 10 metri tra pareti finestrate di edifici antistanti dovrà essere sempre rispettata. Questa regola è tra le più importanti perchè è volta ad impedire che si formino le intercapedini. Queste ultime sono nocive a livello igienico-sanitario quindi bisogna rispettare per salvaguardare le esigenze collettive.
La Cassazione ha inoltre deciso che la distanza tra edifici va calcolata con riferimento ad ogni punto dei fabbricati non soltanto a quelle parti che si fronteggiano. Riguarda quindi anche tutte le pareti finestrate oltre che quella principale, che siano parallele o meno. Tutto questo vale anche per le nuove costruzioni. Con nuove costruzioni si intende sia un ex novo di un fabbricato, sia le modifiche attuate ad un fabbricato che viene esteso. Un aumento della sagoma, la sopraelevazione rientrano negli interventi citati.
Si giunge inoltre alla conclusione che anche il recupero di un semplice sottotetto rientra negli interventi su struttura ex novo. Perchè? Perchè si parla di realizzazione di un nuovo piano. Quanto detto vale soprattutto se il nuovo piano è dotato anche di finestre di rilevanti dimensioni.