La trasformazione in stalla di una concimaia che tipi di conseguenze potrà avere in merito alla destinazione d’uso di quella struttura?
Tale trasformazione, infatti, può essere abbastanza comune, e per questo motivo se n’è di recente occupato il Tar Valle d’Aosta, con la sentenza 25 marzo 2019, numero 14, nella quale si esamina un caso pratico di trasformazione.
Trasformazione in stalla, le conclusioni del Tar
I giudici del Tar hanno specificato come la trasformazione in stalla di un precedente locale destinato alla funzione di concimaia, o di deposito attrezzi, non determini un mutamento nella sua destinazione d’uso.
Il problema della questione esaminata riguarda il fatto per il quale nel momento vi sia un mutamento tra categorie non omogenee per la destinazione d’uso sarà necessario avere il permesso di costruire.
Nel caso pratico di trasformazione in stalla di una concimaia, oppure di un deposito attrezzi, lo scenario sarebbe diverso.
Infatti, non si configurerebbe un mutamento a livello di categoria né di destinazione d’uso, in quanto rimarrebbe in auge la categoria dell’utilizzo per finalità agricole.
Negli altri casi, invece, qualora vi sia una trasformazione che intervenga tra categorie non omogenee, oppure una modifica dell’aspetto esteriore o del volume della struttura, allora sarà necessario ottenere previamente il permesso di costruire.
Un esempio può essere quello della trasformazione della concimaia in un’abitazione, in una struttura produttiva o in un altro tipo di struttura, che consenta, comunque, un uso differente rispetto a quello meramente di tipo agricolo per il quale la prima fosse stata costituita.