Il decreto Sblocca Cantieri potrebbe rendere ancora più “vicine” le modifiche al Codice Appalti.

Il Consigli dei Ministri, infatti, ha appena dato il via libera alla bozza del decreto Sblocca Cantieri, e alcune delle novità che sono già state annunciate potrebbero essere confermate.

Modifiche al codice appalti, che cosa accadrà

Le modifiche al codice appalti che verranno apportate saranno diverse, e si inizierà con il ritorno al regolamento attuativo unico.

Inoltre, per i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, nel caso in cui non sia previsto il rinnovo oppure la sostituzione delle parti strutturali, sarà possibile l’affidamento già sulla base del progetto definitivo.

Si fa anche riferimento ai professionisti. Nel caso in cui questi abbiano realizzato il progetto di un’opera che dovrà costituire la base di una gara, essi potranno partecipare alla gara stessa per l’affidamento dei lavori.

Ma questo solo a condizione che adottino misure adeguate per non arrivare a falsare la concorrenza.

Nel caso in cui, invece, si dovesse fare riferimento ad un appalto integrato, è stata prevista la necessità del pagamento diretto dei progettisti.

Tra le modifiche al codice appalti, inoltre, si prevede la reintroduzione dell’incentivo pari al 2% per la progettazione interna rispetto alla Pubblica Amministrazione.

Invece, per richiesta della Commissione Europea, saranno introdotte delle correzioni che avranno come obiettivo quello di evitare che il frazionamento delle gare d’appalto in lotti diventi una scusa per poter aggirare la normativa e per poter evitare le procedure ordinarie di affidamento degli appalti stessi.

Infine, è stato eliminato l’obbligo di specificare la terna dei subappaltatori già durante la fase di offerta.