La demolizione degli edifici abusivi è, in genere, il tipo di sanzione che viene applicata nel momento in cui non vi sia stata un’autorizzazione specifica per la costruzione di una struttura.
Tuttavia, ci si potrebbe chiedere quando sia possibile evitare la demolizione degli edifici abusivi, e per rispondere a questa domanda è di recente intervenuta la corte di Cassazione, con la sentenza 9210/2019.
Demolizione edifici abusivi, i casi in cui si può evitare
In particolare, la Cassazione indica nella sua sentenza come la demolizione degli edifici abusivi si possa revocare.
Questo può accadere solo nel caso in cui, nel frattempo, l’immobile abbia ottenuto una sanatoria, oppure nel caso in cui sia cambiata la sua destinazione d’uso.
In questi casi, infatti, l’ordine di demolizione precedentemente emesso sarebbe considerato in contrasto rispetto agli atti amministrativi oppure di giurisdizione con i quali le autorità abbiano o concesso la sanatoria, oppure abbiano determinato una destinazione diversa per l’immobile stesso.
Allo stesso modo, sarà anche possibile sospendere l’ordine di demolizione nel caso in cui, sulla base di elementi concreti, si possa prevedere che, in un tempo breve, verrà emesso un provvedimento ulteriore che andrà a porsi in contrasto con l’abbattimento.
Demolizione edifici abusivi, il caso concreto
La Cassazione si è occupata di un caso concreto, per il quale ha voluto specificare come per revocare l’ordine di demolizione non sia sufficiente una possibilità solamente ipotetica.
Per poter bloccare la demolizione sarà essenziale esaminare quelli che potrebbero essere gli esiti e i tempi per la definizione della sanatoria. Non si dovrà, quindi, parlare di mere ipotesi.