In molti casi le costruzioni e il titolo edilizio non devono per forza “andare insieme”, ma ci sono situazioni in cui, invece, sarà necessari ottenere il permesso di costruire.
Un caso recente è stato esaminato dal TAR Puglia, sezione III di Lecce, con la sentenza 4 febbraio 2019, numero 171.
Il caso di specie per costruzioni e titolo edilizio
In particolare nel caso di specie ci si occupava di una tettoia in ferro che era utilizzata come deposito per le autovetture.
La tettoia aveva una superficie interna di quasi 200 metri quadri. Allo stesso tempo, si discuteva in merito ad un fabbricato che era utilizzato ad uso ufficio.
Per il Tar queste strutture non erano considerabili come precarie ma, invece, come stabilmente utilizzate sia come deposito sia come ambiente nel quale svolgere il lavoro.
Quindi, per i giudici in questo caso sarebbe stato necessario ottenere previamente il titolo abilitativo, che viene rappresentato dal permesso di costruire.
Questo perché nel momento in cui un manufatto non arrivi ad alterare stabilmente lo stato dei luoghi nel quale venga realizzato, non sarà necessario ottenere il permesso di costruire.
Allo stesso tempo, se la costruzione, anche se parzialmente precaria (Come potrebbe essere un prefabbricato) arrivi a rendere difficile il ripristino dei luoghi come potevano essere in origine, allora sarà fondamentale ottenere, come in questo caso, le autorizzazioni per costruire prima di iniziare i lavori.
Quindi, il Tar ha sottolineato il principio per il quale non è tanto necessario che il manufatto sia precario, quanto sarà necessario valutare la sua funzione.