Sommario

Le ciclovie nazionali e turistiche sono uno dei metodi e dei mezzi grazie ai quali portare sempre più persone a scegliere l’utilizzo della bicicletta invece di quello dell’auto per gli spostamenti e anche per poter apprezzare il territorio.

La fase operativa, che porterà poi alla progettazione delle dieci cicliovie nazionali, è in partenza.

Proprio per questo è stato già pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il Decreto Ministeriale del 29 novembre 2018 che individua sia le tempistiche sia le modalità di finanziamento per queste opere, oltre alla ripartizione delle risorse.

Ciclovie nazionali, 161,8 milioni di euro fino al 2019

Il decreto citato si occupa di ripartire i 161,8 milioni di euro che si riferiscono alle annualità che vanno da 2016 fino al 2019 per tutti i progetti che appartengono al gruppo delle ciclovie.

In particolare, esso si riferisce alle dieci ciclovie nazionali che sono le seguenti:

1.Venezia-Torino (Ven-To);
2. del Sole;
3. dell’Acquedotto Pugliese;
4. Grande Raccordo Anulare delle Biciclette di Roma;
5. della Sardegna;
6. della Magna Grecia;
7. del Garda;
8. Adriatica;
9. Tirrenica;
10. Trieste-Lignano Sabbiadoro-Venezia

Si attendono, poi, successivi decreti per ripartire altri 200 milioni di euro che si riferiranno alle annualità che andranno dal 2020 al 2024.

Ciclovie nazionali, le modalità e le tempistiche

Le ciclovie nazionali verranno anche regolate con riferimento alle tempistiche di realizzazione e alle relative modalità, grazie all’accordo di programma che è presente nel decreto.

Le regioni dovranno seguire e applicare i requisiti di pianificazione e tutti gli standard tecnici per la progettazione inviando le bozze per i progetti entro il 31 dicembre del 2020.