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Un ascensore in condominio può davvero arrivare a migliorare notevolmente la vita di chi sia presente nei diversi appartamenti, soprattutto delle persone che abbiano delle disabilità.

In alcuni casi, questo elemento può essere considerato indispensabile soprattutto per l’accessibilità all’immobile, e in tali casi il condominio non avrà la facoltà di opporsi alla sua costruzione, così com’è stato di recente indicato dalla Corte di Cassazione nella sentenza 31462.

La sentenza della Cassazione

La Corte, in questa ordinanza che è stata pubblicata il 5 dicembre del 2018, ha indicato come l’ampliamento di una scala padronale, che fosse stato determinato dalla necessità di consentire la realizzazione di un ascensore, indispensabile per l’abitabilità dello stabile, non possa essere vietata neppure sulla base di una disposizione del regolamento condominiale.

Il principio al quale la Corte si è appellata è quello di solidarietà condominiale, in particolare nei confronti dei soggetti con mobilità ridotta.

Il principio di solidarietà

I ricorrenti in Cassazione indicavano come, in questi casi, ci si trovasse difronte ad una sorta di innovazione vietata dal regolamento di Condominio.

Ovviamente,la Cassazione ha indicato come inammissibile il ricorso, condannando i ricorrenti anche al rimborso delle spese di giudizio.

Quindi,i giudici hanno considerato come molto più importante la mobilità dei soggetti,e l’accessibilità del condominio da parte di tutti, rispetto ai contenuti del regolamento condominiale, anche nel caso in cui questo vieti espressamente la costruzione di un ascensore, oppure la modifica di alcuni elementi strutturali presenti nelle aree comuni dello stesso.