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Il decreto Ministeriale del 3 ottobre 2018 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, potendo diventare operativo, quindi, in tempi brevi.

Il decreto ha come oggetto un programma di recupero e di razionalizzazione degli immobili di edilizia residenziale pubblica, cioè le così dette case popolari.

Inoltre, esso determina lo sblocco di quello che era lo stanziamento di più di 321 milioni di euro che serviranno proprio per eseguire gli interventi di manutenzione straordinaria sugli alloggi stessi.

Case popolari, le tempistiche per la realizzazione

All’interno del decreto si legge come le Regioni dovranno iniziare ad assumere i provvedimenti di concessione per i contributi statali entro 90 giorni dalla comunicazione effettuata dal Ministero.

Per i capoluoghi di regione, invece, il termine è più lungo ed è di 120 giorni.

Inoltre, per avviare i lavori si avrà un anno, e gli stessi dovranno essere terminati entro due anni da quando saranno stati avviati.

Ovviamente, qualora non vengano rispettati tali termini si arriverà alla revoca dei finanziamenti.

Case popolari, la suddivisione dei contributi

I contributi per le case popolari verranno ripartiti sulla base dei criteri indicati dallo stesso Decreto.

In particolare, le risorse per ogni alloggio arriveranno a 50 mila euro per ogni unità, e la ripartizione è stata prevista, per il 65%, sulla base del fabbisogno delle singole Regioni, mentre il 35% è stato ripartito sulla base del numero di alloggi già presenti, degli sfratti e anche della presenza nel territorio di Comuni che abbiano un’alta tensione abitativa.

Ad esempio, la quota più alta di contributi è stata destinata alla Puglia.