Obbligo di Pos, già dal gennaio 2016 i professionisti hanno l’obbligo di accettare i pagamenti in moneta digitale, sia attraverso il bancomat che con le carte di credito, sia per quanto riguarda i micropagamenti ovvero per tutti gli acquisti con importi inferiori a 3 euro, che per maggiori.
Fino al 2015 l’obbligo era applicato solo agli acquisti di importi superiori ai 30 euro, poi il Governo ha effettuato dei cambiamenti di legge che hanno obbligato tutte le attività ad inserire il pagamento pos per qualunque importo. Eppure ad oggi quest’obbligo non è rispettato, almeno non da tutti.
A seguito di ciò, non si può fare altro che prendere seri provvedimenti ed inserire nel decreto fiscale l’obbligo esteso a professionisti, esercenti, commercianti ed aziende che dovranno essere dotati di pos permettendo ai clienti di pagare mediante moneta elettronica qualsiasi servizio, pena sanzione.
Obbligo di Pos, a breve sanzioni da 30€
Obbligo di Pos, fino ad oggi non è prevista alcuna sanzione in caso di rifiuto da parte di commercianti e professionisti, ma le cose stanno cambiando e a dimostrazione di ciò la richiesta del deputato Pastorino, sull’approvazione in tempi brevi di un provvedimento ad hoc che possa permettere di intervenire sulla normativa per promuovere e diffondere rapidamente l’utilizzo su vasta scala dei pagamenti con moneta elettronica. Il tutto anche a tutela dei consumatori che hanno il diritto di scegliere come pagare.
Sotto suggerimento del deputato Massimo Unaro (PD) potrebbe essere avviata una “proposta emendativa al provvedimento in materia di semplificazione fiscale attualmente all’esame della Commissione Finanze”.
La sanzione della quale si è parlato fino ad ora potrebbe essere applicata al rifiuto di pagamento con Pos e potrebbe essere di 30€.