Conto Termico, a partire dal 2019 il produttore avrà l’obbligo di richiedere ad un organismo notificato la certificazione ambientale del generatore di calore sia che si tratti di una caldaia che di qualcosa di meno impegnativo come nel caso di una stufa.
L’organo interessato dovrà successivamente effettuare prove e controlli previsti, individuare quindi la classe di qualità di appartenenza dell’apparecchio e poi rilasciare in un secondo momento la certificazione ambientale entro un massimo di 9 mesi dalla ricezione della richiesta.
Il produttore dopo avere ottenuto la certificazione ambientale per il prodotto in questione dovrà rilasciare obbligatoriamente, per evitare di incorrere in penali, diverse informazioni mediante il libretto di installazione, tra tutte le più interessanti sono:
- l’uso e la manutenzione del generatore di calore,
- la classe di appartenenza,
- le prestazioni emissive,
- le corrette modalità di gestione del generatore,
- il regime di funzionamento ottimale,
- i sistemi di regolazione presenti,
- le configurazioni impiantistiche più idonee.
Conto Termico vari cambiamenti entro il 2019
Conto termico, con la nuova legge entro il 2019 tra tutte le novità ne troviamo qualcuna anche per quanto riguarda l’aggiornamento del catalogo apparecchi, tra poco infatti si terrà conto dell’obbligo di certificazione ambientale sia per i componenti che prima erano esclusi, sia per quelli di nuova presentazione.
Infine, sarà presente anche una finestra temporale per la presentazione dei certificati riferibili ai componenti già inclusi.
Ciò che tutti si stanno chiedendo adesso è: cosa può succedere in caso di mancata trasmissione dei certificati? La pena in questo caso è l’immediata esclusione dei componenti precedentemente inclusi nel Catalogo.