Al di là dei propri simboli tradizionali, come la moda e la finanza, Milano si riscopre sempre più “smart city” e punta con costanza all’attenzione alle tematiche digitali ed ambientali, tra cui inevitabile è il discorso del risparmio energetico.
Sotto il vigile sguardo del sindaco, Giuseppe Sala, e dell’assessore alle Attività produttive, Cristina Tajani, sono stati posti in essere i lavori in due edifici che a loro volta saranno la parte iniziale del primo quartiere a risparmio energetico del capoluogo.
I lavori appena iniziati riguarderanno la riqualificazione energetica di due condomini, precisamente situati in via Verro 78 b e via Tito Livio 7, in zona Porta Romana. Si tratta della prima fase del progetto, il cui valore complessivo è di circa 25 milioni di euro, e che, al proprio completamento, vedrà la riqualificazione di cinque edifici di privati e una struttura pubblica.
In aggiunta a questo saranno sviluppati nel quartiere dei sistemi di gestione energetica integrata e verranno installati 300 lampioni “smart”, dotati di wi-fi e di svariati sensori che contribuiranno alla raccolta dati utili a regolare l’illuminazione pubblica.
Alla conclusione dei lavori, gli occupanti degli edifici potranno far conto su un risparmio energetico che oscilla tra il 50 ed il 60 per cento per quanto concerne gli attuali consumi di riscaldamento, mentre per quanto riguarda il consumo di corrente elettrica, la cifra si attesta su un più modesto 30 per cento.
Resta da quantificare il risparmio per quanto riguarda le infrastrutture pubbliche, anche se il guadagno di immagine è già di per se consistente con un progetto del genere.