Sommario
L’utilizzo di alcuni tipi di materiali per la realizzazione di opere uniche all’interno di abitazioni e di altri tipi di edifici sta spopolando sempre di più. Questo accade, ad esempio, per la realizzazione di pavimenti in resina, ottimi da un punto di vista della resa e anche molto resistenti. Essi offrono davvero moltissime opportunità a chi voglia investire in tale tipo di materiale.
Come fare un pavimento in resina: fai da te
La resina è uno dei materiali più utilizzati nel mondo dell’edilizia e, sempre più, si sta facendo strada come materiale di rivestimento per le pavimentazioni.
La sue particolari caratteristiche rendono la resina una materiale molto duraturo, che necessita quindi di pochissima manutenzione. Inoltre, la resina è un rivestimento pratico ed estremamente economico, perfetto per qualsiasi utilizzo e necessità.
La resina è perfettamente resistente all’usura, agli agenti chimici ed ai graffi; proprio queste peculiarità hanno reso questo materiale un ottimo alleato per gli ambienti industriali, ed oggi, è riuscito a farsi strada all’interno del edilizia domestica, diventando un materiale fondamentale, capace di donare eleganza e luce all’interno delle nostre case.
Esse, infatti, potranno vedere la presenza di questo tipo di materiale che è sicuramente originale e adatto ad ambienti come il bagno e la cucina.
L’importanza del sottofondo per la posa della resina
Sono tanti i fattori che possono determinare una riuscita ottimale della messa in opera della resina, uno di questo è sicuramente il sottofondo su cui essa si posa.
Per ogni tipologia di superficie, il tecnico specializzato sceglierà la resina adatta ad esso, in modo tale che questa riesca perfettamente ad aderire al sottofondo.
Una volta analizzata la superficie, se è in salute o meno, cioè se non sono presenti crepature che potrebbero creare problematiche durante la posa della resina, il tecnico provvede alla posa.
Se il sottofondo è di nuova realizzazione, si dovrà attendere il tempo che quest’ultimo asciughi, prima di poter iniziare. Inoltre, il sottofondo non deve superare un certo livello di umidità, ovvero l’8%.
Questi tipi di pavimenti in resina non vedranno la presenza delle classiche fughe, quelle che caratterizzano, ad esempio, il pavimento che sia stato costituito mediante l’utilizzo delle mattonelle. Infatti, spesso si definiscono i pavimenti in resina come monolitici, in quanto sono creati con un materiale che rimarrà un “tutt’uno” e che, se ben steso e correttamente utilizzato, consentirà di avere un effetto davvero molto particolare.
La posa in opera della resina
Una volta analizzato il supporto in resina, il tecnico specializzato provvederà a carteggiarlo e pulirlo, così da aspirare la polvere in eccesso, che potrebbe compromettere la presa della resina sul sottofondo.
La resina verrà applicata in tre fasi differenti:
- inizialmente verrà stesa una mano di fondo primer leggermente materico tramite il rullo;
- dopodiché si procederà con la posa di una resina materica a spessore colorata che darà forma e design al pavimento in resina. Generalmente questa operazione viene eseguita a spatola in 2 o 3 riprese.
- infine verrà applicato un film protettivo in resina trasparente.
Dopo circa 2/3 giorni dalla posa il pavimento in resina può già essere calpestato in quanto sarà diventato sufficientemente resistente ed in grado di sopportare gli urti.
I lati positivi del pavimento in resina
Sicuramente la realizzazione di un pavimento in resina avrà dei lati positivi che si potranno evidenziare. In primo luogo, esso sarà facile da stendere e non richiederà di “smontare” il precedente pavimento, in quanto potrà essere applicato anche sulle mattonelle, con un’adeguata preparazione.
Questo renderà il pavimento in resina anche molto veloce da realizzare e da preparare. In secondo luogo, un altro elemento positivo è sicuramente la resa che tale pavimento potrà offrire: esso, infatti, non vedrà la presenza delle classiche fughe, che spesso, con gli anni, si rovinano ed iniziano ad assumere un colore molto più scuro rispetto a quello iniziale.
Il pavimento in resina è anche particolarmente resistente e non richiede una manutenzione continua, come, invece, può accadere con tipi di pavimento che siano formati, ad esempio, dal marmo che dovrà essere continuamente trattato e lucidato con cura.
Il pavimento in resina ha una buona conducibilità dal punto di vista termico: per questo motivo si potrà abbinare la creazione di un pavimento in resina con la realizzazione di un impianto di riscaldamento proprio a livello del pavimento.
Grazie al suo limitato spessore, che non supera i 3 millimetri, il pavimento in resina, anche se applicato al di sopra rispetto a quello precedentemente realizzato, non richiederà di modificare gli infissi e le porte, in quanto non si noteranno specifiche differenze in tal senso.
Il pavimento in resina è anche più igienico rispetto ad altri tipi di pavimenti, come quelli che abbiano grosse fughe: non si avranno problemi nel suo lavaggio e tutti i punti potranno essere raggiunti senza contrattempi.
Questo pavimento potrà essere anche riportato allo stato di posa iniziale in modo semplice ed economico, non richiedendo la realizzazione di complessi interventi a livello di muratura e potendo diventare nuovamente bello e lucente.
Infine, la resina è un materiale certamente economico e non richiederà di effettuare grandi investimenti, anche se si consiglia sempre di affidarsi ad un esperto per poter almeno preparare adeguatamente la prima fase di lavori.
Come fare un pavimento in resina: conclusioni
La resina è un’ottima scelta per tutte le tipologie di destinazioni d’uso, ormai anche quella abitativa. La sua messa in opera è veloce e pratica, ed il suo effetto estetico finale è elegante e raffinato.
Quando si decide di utilizzare la resina come pavimentazione bisogna stare molto attenti però ai fattori climatici, poiché quest’ultimi influiscono sulla corretta posa: ad influire negativamente possono essere l’umidità e la temperatura dell’aria; solitamente la temperatura ottimale dovrebbe essere intorno ai 12°C-28°C, e l’umidità deve essere tra il 45% e il 70%, mai oltre il 75%.