Sommario

Si potrebbe pensare che un imbianchino sia una figura rappresentata da persone che abbiano imparato il proprio mestiere esclusivamente sul campo. Tuttavia, anche per questo tipo di professionisti, sarà necessario specificare i requisiti grazie ai quali non solo riconoscere, appunto, la professionalità, ma anche mediante i quali comprendere se la persona abbia rispettato limiti ed obblighi di legge nello svolgere il proprio lavoro.

Chi è l’imbianchino?

Il pittore o imbianchino professionista esegue lavori di pittura, stuccatura e rifinitura interna ed esterna di edifici e strutture in legno allo scopo di proteggerle dall’aggressione di agenti atmosferici o per abbellimento. Utilizza varie tecniche in relazione alla superficie da trattare attraverso combinazioni cromatiche o applicazione di tappezzeria, intonaci ed elementi decorativi.

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Contribuisce con la sua opera al miglioramento dell’aspetto esteriore della zona trattata. L’imbianchino opera nel settore delle costruzioni alle dipendenze di imprese edili o della Pubblica anche attività di lavoro autonomo presso laboratori artigiani. Collabora con altre figure professionali quali il capo cantiere, il progettista e i fornitori di materiali, vernici e occorrenti per la pittura.

E’ competente nell’applicazione di vernici su portoni, ringhiere e altre superfici in legno e metallo sottoponendosi all’esposizione di polveri e sostanze chimiche. La sua attività non si limita alla pittura ma spazia fino a comprendere attività di valutazione del grado di umidità e di resistenza delle superfici e di preparazione delle stesse alla successiva esecuzione dei lavori.

Per questo motivo i colori vengono mescolati in più gradazioni in base all’ambiente in cui saranno applicati e secondo le indicazioni della clientela. Utilizza diverse tecniche di pittura attraverso l’ausilio di pennelli, rulli e pistole a spruzzo. L’imbianchino conosce il composto dei materiali utilizzati e le eventuali reazioni chimiche. Utilizza tecniche di incollaggio di carta da parati e tecniche di dosaggio di materiali e additivi.

Formazione e iscrizione all’Albo professionale

Com’è già stato accennato all’esordio di questo articolo, tante persone potrebbero pensare che l’imbianchino sia una persona che abbia imparato a dipingere in modo pratico e senza una formazione specifica. In realtà, non c’è nulla di più errato, in quanto, anche per gli imbianchini, sono presenti scuole e percorsi in grado di garantire l’acquisizione delle giuste conoscenze, quelle che possono mettere il soggetto al riparo dai problemi e il cliente al riparo dalle difficoltà nel momento in cui esso decida di chiamarlo per realizzare un lavoro concreto.

Considerato il grado di conoscenze dell’attività che l’imbianchino professionista deve possedere è necessaria una preparazione con qualifica professionale presso la Scuola Edile. Una volta terminato il percorso in strutture formative accreditate dalla Regione (ai sensi del decreto legislativo 17 ottobre 2005 n. 226), il FORMEDIL Nazionale prevede il conseguimento dell’apprendistato professionalizzante della durata di 48 mesi. Al termine del percorso si avrà la registrazione della formazione nel Libretto personale di formazione edile che consentirà di svolgere l’attività di lavoro autonomo con iscrizione all’Albo delle imprese artigiane e apertura di partita IVA. Il percorso formativo consente di lavorare come dipendente presso imprese edili, cantieri e laboratori artigiani.

Si nota, quindi, come il percorso di formazione per un imbianchino che voglia diventare un professionista del settore non sia banale e sia anche un sistema in grado di limitare di molto le difficoltà all’atto pratico, sia per il cliente sia per lo stesso artigiano.

Normativa in materia di sicurezza e abilità

Il percorso formativo è utile per apprendere le norme che regolamentano il settore dei lavori edili in materia di sicurezza. Avendo costante contatto con materiali chimici, vernici e sostanze emananti polveri sottili, l’imbianchino professionista deve avere conoscenza della normativa in materia di tutela della salute e di utilizzo di dispositivi di protezione individuali. Inoltre deve saper applicare le procedure di controllo della sicurezza dei cantieri. Il pittore professionista deve possedere numerose abilità coerenti con lo svolgimento della sua professione.

Deve saper verificare la qualità di esecuzione e la conformità alla legge dei lavori edili e deve utilizzare strumenti di reporting e di pianificazione delle attività. Tra le sue competenze inoltre il pittore professionista deve applicare tecniche di ceratura delle vernici, di finitura, di protezione delle superfici e di rivestimento delle pareti. Per quanto riguarda il colore l’imbianchino deve saper applicare tecniche di messa a punto con sistema tintometrico e tecniche di fissaggio del colore.

Come riconoscere un tecnico professionale imbianchino

Si è già specificato come l’imbianchino professionista, oltre a seguire un necessario percorso di formazione, debba anche sottostare ad obblighi di legge per quanto riguarda la sua forma di impresa e la registrazione delle sue attività anche ad un livello fiscale.

In particolare, quindi, potrete sempre controllare che l’imbianchino che si qualifichi con voi come professionista sia iscritto al Registro delle Imprese competente per territorio. Un imbianchino che svolga correttamente il suo lavoro avrà una Partita Iva che voi potrete richiedere anche per effettuare ulteriori controlli in modo autonomo.

Allo stesso tempo, un imbianchino professionista non vi richiederà di eseguire attività che andranno al di fuori dell’ambito della correttezza a livello di legge. Ad esempio, non vi proporrà di non fatturare il suo intervento per concedervi uno sconto, e non cercherà neppure di aggirare le norme di sicurezza per concludere prima il suo lavoro.

Sarà una persona corretta e puntuale, che preparerà la vostra casa in modo da renderla idonea al lavoro, sicura e così da non rovinare nulla che si trovi nel territorio della sua attività. Ovviamente, un imbianchino professionista, che abbia rispettato tutti i requisiti di legge e che abbia anche la formazione professionale prevista, potrebbe essere maggiormente costoso rispetto ad un non professionista.

Tuttavia, sarebbe sempre bene evitare di affidarsi a chi si sia improvvisato nel ruolo del pittore, in quanto questo potrebbe comportare delle conseguenze anche non trascurabili. Potreste ottenere un lavoro mediocre, che potrebbe non valere il prezzo che avrete pagato e richiedere ulteriori interventi. Inoltre, potrebbero verificarsi incidenti per il mancato rispetto delle disposizioni relative alla sicurezza sul lavoro, che potrebbero mettervi davvero nei guai. Infine, potreste non riuscire a dimostrare, ad esempio in sede di dichiarazione dei redditi, il fatto di aver eseguito una ristrutturazione.

Per tutti questi motivi, dovreste sempre diffidare di coloro che non rappresentino in modo professionale la categoria.